Come il WG 5 migliorerà la qualità e l’affidabilità nel settore della gioielleria e degli accessori metallici galvanizzati

28/Lug/2025 | Blog

A gennaio 2025, il Comitato Tecnico ISO/TC 174 “Jewellery and Precious Metals” ha istituito un nuovo gruppo di lavoro, il WG 5 “Resistance Testing”, affidandone la Convenorship a Ester Falletta, Direttrice Tecnica del Consorzio Physis, con un mandato triennale. La prima riunione ufficiale si è svolta a Parigi il 22 giugno scorso.

Contesto e motivazioni

Il settore della gioielleria, bigiotteria e accessori metallici affronta da tempo un vuoto normativo internazionale sulla durabilità dei prodotti con rivestimenti superficiali.

In assenza di test specifici, i laboratori hanno spesso adattato standard di altri settori: quelli dell’orologeria per valutare corrosione e adesione dei rivestimenti in lega d’oro, metodi di usura meccanica, norme dell’occhialeria per simulare l’esposizione al sudore.

Anche l’elettronica, la plastica, la pelletteria e le calzature sono state fonti di ispirazione per test di invecchiamento e resistenza a umidità, calore o impatto. In certi casi, sono stati impiegati anche standard di sicurezza per giocattoli o imballaggi.

Tuttavia, nessuno di questi approcci è realmente adatto alle specificità del settore della gioielleria e degli accessori metallici galvanizzati, che richiede metodi calibrati su forme, materiali e condizioni d’uso molto diverse.

Queste soluzioni di compromesso hanno portato a una frammentazione dei metodi interni, con risultati non confrontabili tra laboratori. Ad esempio, la corrosione atmosferica viene testata talvolta con la ISO 22479, mentre per la resistenza al sudore si usano anche standard francesi o svizzeri, come NF S 80-772 o NIHS 96-50, sviluppati per orologi e spesso troppo aggressivi (pH estremi, condizioni non realistiche).

Questo mosaico normativo mina la coerenza dei risultati, ostacolando benchmarking e competitività internazionale, soprattutto per le PMI, e compromette, inoltre, la fiducia nella qualità dichiarata dei prodotti.

Da questo scenario emerge la necessità di standard ad hoc, basati sulla conoscenza reale delle proprietà di resistenza dei manufatti metallici. È questo l’obiettivo del WG 5 “Resistance Testing”.

Obiettivi del WG 5

Per colmare le lacune normative esistenti, il WG 5 svilupperà una serie di standard ISO specifici per gioielleria, bigiotteria e accessori metallici, mirati a soddisfare le esigenze reali del mercato.

Il gruppo si concentrerà su quattro aree chiave:

  • Resistenza al calore umido, per garantire che i prodotti non si degradino in ambienti umidi durante il trasporto e la conservazione.
  • Resistenza al sudore, per simulare il contatto con la pelle.
  • Resistenza all’usura dei rivestimenti superficiali, attraverso prove di frizione e abrasione che riproducano l’uso quotidiano.
  • Adesione e durabilità dei rivestimenti in caso di impatti o cadute, per riprodurre l’effetto di cadute accidentali durante l’uso del prodotto.

Ogni metodo sarà adattato a materiali e condizioni d’uso tipici del settore, con rigore scientifico e applicabilità industriale.

Un altro pilastro del WG 5 sarà il coinvolgimento diretto degli stakeholder – produttori, brand, laboratori, associazioni – per garantire standard realistici e adottabili lungo tutta la Filiera.

Il risultato sarà una piattaforma di test condivisa a livello internazionale, che migliorerà la comparabilità, ridurrà i costi di conformità e rafforzerà la fiducia nella qualità di gioielli e accessori.

Analisi comparativa dei metodi di prova: dalla frammentazione alla standardizzazione

Per rispondere in modo puntuale alle esigenze del settore, il WG 5 ha avviato la definizione di nuovi metodi, ispirandosi a standard di settori affini, ma adattandoli in modo mirato alla gioielleria, bigiotteria e accessori metallici.

Uno dei test in via di standardizzazione è quello per la resistenza all’usura, che impiega un tamburo multidirezionale (Turbula) per simulare l’attrito quotidiano. Parametri come tipo di abrasivo, durata e cicli saranno definiti per ridurre la variabilità e offrire simulazioni realistiche.

Altro test rilevante è quello per l’adesione e la resistenza agli impatti, oggi privo di standard ISO. Il nuovo metodo prevede l’uso di una camera di caduta controllata, con parametri precisi (altezza, superficie d’impatto, numero di cicli) per valutare la tenuta dei rivestimenti superficiali.

Nel caso della corrosione da sudore, si mira a superare le attuali discrepanze tra le soluzioni test utilizzate, stabilendo un protocollo con soluzione a pH fisiologico (circa 5,5) e condizioni controllate, per evitare condizioni di test eccessive e non realistiche.

Infine, il test sulla corrosione in atmosfera inquinata (solfurazione) sarà migliorato: partendo da una norma esistente, verranno ottimizzati i livelli di gas corrosivo impiegato e le condizioni della camera, con generazione del gas in situ per garantire maggiore sicurezza. Il sistema sarà standardizzato per fornire risultati affidabili e riproducibili.

Un approccio win-win per tutta la Filiera

L’introduzione di standard ISO uniformi porterà benefici concreti a tutta la Filiera.

I grandi brand e produttori internazionali potranno contare su protocolli armonizzati che semplificano le relazioni commerciali e riducono la necessità di test ripetuti, abbattendo barriere tecniche e costi.

Le PMI ne trarranno vantaggio in termini di semplificazione dei processi e accesso facilitato ai mercati esteri, grazie a una maggiore trasparenza e competitività.

Anche i consumatori ne beneficeranno, potendo fare affidamento su prodotti testati con metodi rigorosi e riconosciuti a livello globale, con maggiore durabilità e qualità garantita, ad esempio nella resistenza al sudore.

I laboratori di prova potranno operare con protocolli condivisi e risultati comparabili, aumentando la credibilità delle analisi e semplificando la collaborazione con aziende orientate alla qualità.

I brand di lusso e i designer potranno contare su benchmark affidabili, allineati ai loro standard di eccellenza, migliorando il controllo interno, il dialogo con i fornitori e l’innovazione lungo la supply chain.

In sintesi, i nuovi standard rappresentano un vantaggio condiviso: produttori e laboratori avranno metodi chiari, i consumatori prodotti più affidabili, le autorità norme più trasparenti. Tutta la Filiera – dai fornitori al retail – ne uscirà rafforzata in efficienza, qualità e sostenibilità.

Un futuro più solido per la qualità nella gioielleria: il ruolo chiave del WG 5

Alla luce di questi sviluppi, il settore si avvicina a un significativo passo avanti in termini di qualità, grazie al lavoro del WG 5, che sta sviluppando test specifici su corrosione, usura, adesione ed esposizione ambientale, calibrati sulle esigenze reali della gioielleria e degli accessori metallici galvanizzati per il settore pelletteria e calzature.

Questi standard colmeranno una lacuna storica, offrendo protocolli chiari e riproducibili, e favorendo benchmarking, innovazione e scambi internazionali. La collaborazione tra esperti, brand e laboratori ha reso possibile un quadro normativo solido e ampiamente condiviso.

I prossimi passi prevedono la validazione interlaboratorio e il perfezionamento dei parametri. In futuro, il lavoro potrà estendersi a test più specifici o combinati. L’attuale focus sui test principali rappresenta un passaggio decisivo per garantire un controllo qualità efficace.

Con l’introduzione di standard internazionali dedicati, la gioielleria e la bigiotteria potranno contare su basi più solide per crescere in trasparenza, competitività e sostenibilità, offrendo al mercato prodotti più affidabili e durevoli, e rafforzando la fiducia di consumatori, aziende e istituzioni in tutto il mondo.

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